La brughiera di di Malpensa e Lonate Pozzolo (VA) è in pericolo. Il Masterplan 2035 dell’aeroporto – attualmente sottoposto a valutazione di impatto ambientale avanti al MITE – prevede infatti un’espansione verso sud dell’Area Cargo con la distruzione di 40 ettari di un sito di grande rilevanza naturalistica. Associazioni ambientaliste e mondo scientifico si oppongono con forza a questa ipotesi e chiedono che tutti quelli che hanno a cuore le sorti della Brughiera e del Parco del Ticino facciano sentire il loro appoggio firmando questa petizione al seguente link:

https://www.change.org/p/salviamo-la-brughiera-del-gaggio

E ciò anche perchè le soluzioni alternative affinchè CARGO CITY si possa espandere esistono sia all’interno che in adiacenza all’attuale sedime aeroportuale, senza compromettere parte della brughiera.

Da oltre 10 anni il Parco del Ticino chiede a Regione Lombardia, senza esito, che la Brughiera, visto la sua valenza naturalistica, venga inserita tra i siti di importanza comunitaria (SIC). Tale riconoscimento darebbe alla Brughiera una maggior tutela, con l’applicazione della normativa comunitaria in materia. Per indurre la Regione a provvedere in data 31/03/2022 le associazioni, tramite il Coordinamento Salviamo il Ticino, hanno chiesto al Giudice Amministrativo di ordinare alla stessa di concludere la procedura in un tempo definito, con richiesta di nomina, in caso di ulteriore inadempimento, di un commissario “ ad acta “.

Se volete leggere le motivazioni del ricorso potete cliccare qui: RICORSO AL TAR REGIONE LOMBARDIA

Nel frattempo in data 16/03/2022 sono scaduti i termine perché gli uffici del MITE si pronuncino sulla procedura di valutazione di impatto ambientale presentata da ENAC per conto SEA sul MASTERPLAN MALPENSA 2035.

A latere di tale procedura che ha natura strettamente “tecnica”, Regione Lombardia – in maniera del tutto irrituale e come sempre PRO DOMO SEA – sta tenendo una serie di incontri con il Parco ed i Comuni del CUV e del Castanese per convincerli ad accettare l’espansione verso sud dell’aeroporto.

Parco e Comuni hanno fino ad ora dichiarato di voler mantenere ferma la loro posizione sul punto: speriamo continuino a farlo, lasciando che sia il MITE, valutato il progetto e le osservazioni, ad emanare il suo pronunciamento definitivo !

 

LA MAPPA CON LE SOLUZIONI ALTERNATIVE ALLA SVILUPPO DI CARGO CITY A SUD DELL’AEROPORTO

Nella cartina qui sotto è indicata la parte della Brughiera che ENAC e SEA vorrebbero utilizzare per l’espansione di Cargo City e le soluzioni alternative richieste da Parco del Ticino e Comuni del CUV e del Castanese.

LEGENDA CARTINA

A – l’area di espansione verso sud della Cargo City con l’occupazione di 40 ettari di brughiera 

B – l’ipotesi alternativa con utilizzo del sedime interno all’aeroporto in adiacenza a Cargo City ( Enac e Sea scartano l’ipotesi perchè vogliono mantenere libero tutto il corridoio F per realizzare in futuro la terza pista e perchè non si rispetterebbero le normative di sicurezza per la movimentazione degli aeromobili a terra )

C – una seconda ipotesi alternativa con utilizzo del sedime esterno all’aeroporto oltre la SS 336 ( per Enac e Sea troppo scomoda )

D – una terza ipotesi alternativa in zona Case Nuove ( per Enac e Sea troppo lontana dall’attuale Cargo City )

F – il corridoio per la terza pista ( che comporterebbe la definitiva compromissione di tutta la brughiera )

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