ono 72 ( il censimento è stato fatto dal Parco del Ticino nel 2003, ma il dato non dovrebbe essere variato di molto ) i depuratori ( alcuni dei quali malfunzionanti ) che scaricano, direttamente o tramite recettori nel Ticino e impediscono il processo di miglioramento della qualità delle acque e il raggiungimento dello stato di balneabilità. Tra essi il depuratore di S. Antonino Ticino a Lonate Pozzolo (Va) che dal 2006 rilascia nel Fiume Azzurro e nel Naviglio liquami non conformi alle norme vigenti con grave danno all’ambiente. L’impegno di Legambiente e Coordinamento Salviamo il Ticino non è mai venuto meno: “Abbiamo fatto diffide, esposti e denunce alla Procura che hanno portato al sequestro preventivo dell’impianto e ad una indagine giudiziaria che aveva previsto una serie di adempimenti per migliorare la depurazione” – ricordano Claudio Spreafico e Roberto Vellata, rappresentanti del Coordinamento Salviamo il Ticino – “Purtroppo, malgrado gli investimenti pubblici di miliardi di lire prima e milioni di euro poi, i risultati attesi non si vedono ancora e anche quest’anno da agosto a fine ottobre quotidianamente il Ticino ed il Naviglio sono stati coperti da abbondanti schiume e le acque erano scure e maleodoranti con presenza di solidi sospesi“.

Il percorso che ha portato ad un parziale ammodernamento del depuratore di Sant’Antonino” –  dichiara Lorenzo Baio di Legambiente Lombardia – “è stato lungo e faticoso e di questo dobbiamo ringraziare il tavolo tecnico di Regione Lombardia al quale abbiamo partecipato come osservatori attivi. Però in questo processo ci siamo tristemente accorti di quanti errori e disfunzioni storiche siano collegate a questo impianto e mai risolte: le vasche di prima pioggia e di sfioro di Borsano, mai realmente attivate, la fitodepurazione male o non gestita e le vasche di laminazione del torrente Arno, attualmente piene di rifiuti. Chiediamo a Regione Lombardia una vera presa di posizione su questa situazione per risolverla alla radice e definitivamente e ad Arpa una relazione puntuale sullo stato di depurazione del bacino del fiume Ticino per evidenziare chiaramente e per tutti le ulteriori criticità da tenere monitorate

Per questo motivo e per verificare personalmente la situazione, Legambiente e Coordinamento Salviamo il Ticino invitano stampa e cittadini nella mattina di Sabato 10 novembre a visitare il “Sistema di depurazione di Sant’Antonino” con il seguente programma:

ore 9.30 – ritrovo in località “Madonna in Binda” a Nosate (MI) c\o Binda Bici Bar

ore 10.00 – visita alle tre vasche di spagliamento (28 ha)

ore 11.00 – visita alle vasche di fitodepurazione.

ore 11.30 – termine visita

Claudio Spreafico     346 5104414

Roberto Vellata         335 6825354

Lorenzo    Baio             348 5636276

COMUNICATO STAMPA MANIFESTAZIONE 10.11.2018

Si pubblicano qui di seguito i dati forniti da Arpa Lombardia con riferimento ai controlli effettuati sul depuratore di Sant’Antonino ( relazione annuale 2017 e primi 4 prelievi 2018 ): per il 2017 il giudizio è stato di non conformità, nel 2018, ad ogni controllo e per ognuno degli sforamenti, sono state elevate sanzioni amministrative.

Relazione conformità anno 2017.pdf

1) Relazione 1° controllo del 31-01-18

2) Relazione 2° controllo del 13-o3-18

3) Relazione 3° controllo del 15-05-18

4) Relazione 4° controllo del 26-07-18

 

 

 

 


CategorySenza categoria